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Note di passaggio: Frammenti

“Frammenti” consiste nella messa in scena di un testo drammaturgico di circa 1 ora, interpretato da un giovane attore (Sebastiano Bronzato) che si imbatte, ad accompagnare i gesti della sua quotidianità (comunicazione con gli amici, uso del cellulare, studio, incontro con compagni, amici, insegnanti, genitori, fratelli), in pezzi celebri di musica classica, ogni volta emergenti da differenti supporti, e in realtà interpretati da una vera orchestra (giovanile) che convive con lui in scena. Si intervallano momenti recitati in solo con lancio di contributi video che riproducono momenti di vita vissuta del giovane o whatsapp inviati e ricevuti sempre in sincro con la musica. “Frammenti” è la storia di vita di un ragazzo del 2020, preso nella sua quotidianità e
velocità di relazione, nella sua vita “frammentata”, dove il tempo che passa non trova spazio per l’incontro dell’io interno. Tutto lo spettacolo viene quindi basato sul rapporto fra tempo e ritmo esterni e tempo e ritmo interni. L’espressione verbale si può tradurre in melodia, o frammenti di melodia. In questa frammentazione trova il suo habitat la non-conoscenza. La domanda alla base dell’intervento è: quando posso dire che so? Cosa so? Lo spettacolo ha il ruolo di superare la frammentazione accompagnando all’ascolto completo di melodie celebri, liberate dal loro rapporto forzato con la pubblicità e con gli angusti spazi ricavati nei ritagli di tempo del quotidiano.